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Dichiarazione IVA Trimestrale: alcuni consigli pratici riguardo la Liquidazione Periodica e invio LIPE

LIPE - documenti impilati in cartelle

Entro il 31 maggio 2025 scade il termine per l’invio della LIPE relativa al primo trimestre dell’anno, un adempimento fiscale fondamentale per tutte le imprese titolari di Partita IVA, che serve a comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati delle liquidazioni periodiche dell’IVA.

Che cos’è la LIPE?

È la comunicazione telematica obbligatoria con cui i contribuenti inviano ogni trimestre il riepilogo dei dati IVA, sia in caso di liquidazione mensile sia trimestrale. Attenzione però: non è da confondere con la Dichiarazione IVA annuale.

La LIPE serve a segnalare eventuali debiti IVA con largo anticipo. Se l’Agenzia rileva un’incongruenza tra quanto dichiarato e quanto effettivamente versato, può intervenire rapidamente, anche prima della scadenza della dichiarazione annuale.

L’invio della LIPE può avvenire direttamente o tramite intermediari abilitati. Sono esonerati dall’obbligo infatti:

  • i contribuenti in regime forfettario;

  • i produttori agricoli esonerati;

  • i soggetti che effettuano esclusivamente operazioni esenti ai sensi dell’art. 10 del DPR 633/1972;

  • coloro che non hanno effettuato operazioni IVA nel trimestre e non hanno crediti da riportare.

Quali sono le scadenze LIPE 2025?

Le scadenze per l’invio delle LIPE nel 2025 sono le seguenti:

  • 1° trimestre: entro il 31 maggio 2025 (posticipata al 3 giugno 2025, essendo il 31 maggio un sabato);

  • 2° trimestre: entro il 30 settembre 2025;

  • 3° trimestre: entro il 30 novembre 2025 (posticipata al 1° dicembre 2025, essendo il 30 novembre una domenica);

  • 4° trimestre: entro il 28 febbraio 2026 (posticipata al 2 marzo 2026, essendo il 28 febbraio un sabato).

Per il quarto trimestre, è possibile evitare l’invio della LIPE se si presenta la dichiarazione IVA annuale entro lo stesso termine, compilando il quadro VP.

Dal 2024, la soglia minima per il versamento dell’IVA periodica è stata aumentata da 25,82 euro a 100 euro. Se l’importo dovuto è inferiore a 100 euro, il versamento può essere rinviato al periodo successivo, ma deve comunque essere effettuato entro il 16 dicembre dello stesso anno.

Omessa o errata comunicazione: che succede se non invii la LIPE?

La mancata, incompleta o infedele trasmissione della LIPE comporta una sanzione amministrativa da 500 a 2.000 euro. Se la comunicazione viene corretta entro 15 giorni dalla scadenza, la sanzione è ridotta alla metà (da 250 a 1.000 euro).

Tuttavia , può capitare di sbagliare l’invio e ciò non sempre comporta l’applicazione di una sanzione.

È possibile correggere una LIPE già trasmessa presentando una nuova comunicazione sostitutiva entro il termine di presentazione della dichiarazione IVA annuale. Se la correzione avviene dopo tale termine, è necessario presentare una dichiarazione IVA integrativa.

 


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