La nascita di Google, il motore di ricerca più utilizzato al mondo, ha cambiato radicalmente il nostro modo di informarci, di lavorare, di fare impresa.
Oggi basta un clic per dare una sbirciata alle attività dei concorrenti o per fare ricerche sui nuovi trend di mercato che sono un must all’estero e che presto potrebbero arrivare anche in Italia.
Ma come è cominciata questa rivoluzione che il famoso giornalista Ken Auletta, nel già lontano 2009, denominò “Effetto google” nel suo famoso libro-inchiesta?
La nascita di Google: i fondatori
Quando si parla di un colosso commerciale molto spesso ci si immagina che sia stato creato da persone formali, da manager in giacca e cravatta ligi, grigi e rigidi come un grattacielo di Wall Street.
Ma nel caso di Google le cose sono molto diverse.
Il motore di ricerca che oggi possiede quasi il monopolio delle query nacque grazie all’ingegno di Larry Page e Sergey Brin, due amici conosciutisi fra i banchi dell’università, due giovani tendenzialmente un po’ “nerd”, come molti studenti di oggi, intenti ad ideare ed a creare la propria start-up.
Il destino di Larry era probabilmente già segnato, considerando alcuni elementi fondamentali della sua infanzia.
Il padre era professore di informatica all’Università del Michigan, la madre insegnava programmazione.
Come non diventare un appassionato di tecnologia e poi un professionista da milioni di dollari?
Il compagno Sergey non era molto diverso, se non per lo stato di nascita: la Russia.
Nato a Mosca, Brin crebbe comunque negli Stati Uniti, in una famiglia di religione ebraica, con padre matematico e madre ricercatrice nella NASA.
La nascita di qualcosa di grande era evidentemente nell’aria anche grazie solo alle rispettive storie di vita e di crescita.
L’incontro e l’idea
Qualche anno prima dell’inizio della storia di Google il mondo della comunicazione e dell’informazione erano molto diversi.
Non esistevano i DVD, la TV satellitare, i telefoni cellulari, alcune fra le consolle più famose oggi, come la Playstation: la tecnologia era in costante crescita e nelle università di tutti gli Stati Uniti c’era un’aria di sfida e di fervida creatività.
L’idea di dare vita ad un motore di ricerca diverso da quelli già esistenti (uno dei più noti era Yahoo), basato sulle parole chiave, nacque a Stanford nel 1998 grazie ad un progetto svolto assieme da Page e Brin.
La “leggenda” narra che i due studenti avessero difficoltà a svolgere ricerche online rapidamente, perché i sistemi di allora erano ancora molto lenti rispetto agli standard di caricamento di un comune sito web di oggi e soprattutto non fornivano i risultati “migliori” per le necessità dell’internauta.
Decisero quindi di sottoporre ad un investitore, Andy Bechtolsheim, un progetto demo di un motore di ricerca totalmente diverso nei parametri di funzionamento da quelli esistenti in quel periodo.
Spesso si crede che la strada di queste grandi idee sia tutta in discesa, ma non fu così.
L’assegno di Bechtolsheim di 100.000 stanziati per la realizzazione della nuova piattaforma non bastò ed i due studenti dovettero andare alla ricerca di nuovi Venture Capitalists prima di cominciare realmente.
L’idea di Sergey Brin e Parry Page prese corpo nel 1997 grazie a due grandi società degli Stati Uniti: la Kleiner Perkins Caufield & Byers e la Sequoia Capital: il finanziamento del progetto fu di ben 25 milioni di dollari.
Nacque come “una via di mezzo fra una Start-up ed una Graduate School”, come la definì in un’intervista Peter Norvig, responsabile dal 2001 del reparto ricerca e sviluppo. Oggi è molto cambiata ma la sua struttura organizzativa mantiene ancora inalterati alcuni elementi innovativi di quelle origini.
Google: storia del nome del motore di ricerca più famoso al mondo
Oggi termini ed espressioni come “ricercare su google” ” googlare” “google advertising” sono entrati nel vocabolario comune e ci sembra impossibile pensare ad un nome differente per questo colosso della comunicazione online.
Eppure se ci si ferma un attimo a pensare sembra tendenzialmente una parola, anche in inglese, senza alcun senso.
In realtà, Larry Page e Brin volevano chiamare originariamente il proprio portale “Googol”, un termine ideato dal matematico Edward Kasner per identificare un numero elevatissimo: 1 seguito da ben 100 zeri.
C’era un chiaro progetto dietro la scelta di questo nome: il motore avrebbe organizzato un numero quasi inimmaginabile di risultati identificandoli ed organizzandoli però con grande rapidità.
Di fatto è ciò che è avvenuto ma non è stata certo la denominazione scelta originariamente a determinare il successo dell’iniziativa.
C’è infatti un curioso aneddoto che spiega il cambiamento del nome da “Googol” a “Google”: semplicemente, al momento della registrazione del dominio nel 1997 Larry e Sergey fecero un errore di battitura, sbagliando lo spelling della parola.
Non potevano ancora ricercare su smartphone, con un semplice tocco, quale fosse la dicitura corretta, perciò si arrangiarono come poterono.
Un errore fortunato che in sé non ebbe nessun impatto sulla riuscita del progetto.
Oggi Google è infatti il primo motore di ricerca al mondo, con circa il 91,81 % delle ricerche mondiali.
Le restanti sono coperte principalmente da Bing, Baidu (in oriente) e Yohoo, la grande avversaria del colosso mondiale della Mountain View, anche in tribunale: cercò di mantenere saldo il suo primato dopo la rapida ascesa delle ricerche per parole chiave ma evidentemente non ci riuscì.
Yahoo non si riprese più, scegliendo di concentrarsi in seguito su una piccola nicchia di mercato. Ma questa storia dovrà essere raccontata un’altra volta.
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