Nell’ultimo mese si è sentito molto parlare di un metodo di raccolta fondi apparentemente nuovo: il Crowdfunding.
La parola crowdfunding deriva da due termini, crowd, folla e funding, finanziamento.
Già da questa piccola analisi etimologica è quindi facile dedurre l’oggetto dell’attività di Crowdfunding.
Ma in cosa consiste nello specifico e perché talvolta viene confuso con il Fundraising?
Cos’è il crowdfunding: una definizione
Il crowdfunding è un modo di raccogliere denaro per finanziare progetti, imprese, start-up, spin off e organizzazioni non profit, diffusosi solo di recente in Italia.
Consente al fundraiser di raccogliere fondi da un grande numero di persone attraverso l’ausilio di siti di crowdfunding.
Gli elementi costitutivi fondamentali del Crowdfunding sono:
- l’utilizzo di piattaforme online
- la raccolta di fondi solo da donatori reclutati nel web
- la presenza di un progetto specifico e circoscritto per il quale è stata organizzata la raccolta
Molto spesso il termine Fundraising ed il termine Crowdfunding vengono confusi ed utilizzati come sinonimi ma ci sono differenze sostanziali fra i due.
Il crowdfunding non è poi solo differente dal fundraising: è uno strumento di fundraising, che può essere utilizzato in modo collaterale ad altre strategie.
Fundraising online vs Crowdfunding
Sia il Fundraising che il Crowdfunding possono attuarsi online, ma con modalità differenti.
Una campagna di Fundraising non ha solitamente un termine vicino e può durare anche qualche anno.
Nel secondo caso invece la raccolta fondi deve essere circoscritta ad un breve periodo di tempo e deve avere un lancio ed una fine ben chiari.
Ciò, per massimizzarne l’efficacia economica quindi concentrare il più possibile la raccolta di danaro in un lasso di tempo prestabilito.
Questo elemento è giustificato da un’altra caratteristica del Crowdfunding: i fondi raccolti vengono destinati ad un singolo progetto.
Per fare un esempio, una campagna su una piattaforma come Kickstarter per il lancio di un videogioco ed il finanziamento della sua produzione in larga scala è crowdfunding.
La sezione standard di donazione all’interno del sito web di un’organizzazione non profit non è crowdfunding. Infatti in questo caso il denaro raccolto viene destinato alla causa, che però può essere costituita da una moltitudine di progetti, non uno singolo.
Ultimo elemento distintivo è l’obiettivo economico.
Nel Fundraising online non deve essere necessariamente esplicitato un obiettivo economico. Nel crowdfunfing invece deve assolutamente esserci un goal esplicito.
Tipologie di crowdfunding
Non esiste una sola tipologia di raccolta collettiva.
Ogni tipo ha le sue caratteristiche peculiari e si adatta in modo specifico ad una tipologia differente di progetto ed organizzazione aziendale o non profit.
In questo ambito possiamo distinguere i seguenti modelli:
- Equity based: anche detto equity crowdfunding. In Italia è previsto esclusivamente per le startup innovative e permette a queste di raccogliere finanziamenti tramite la vendita online di quote di partecipazione.
- Social lending based: una forma di prestito sociale mediata in Italia da Banca d’Italia, che si verifica attraverso gruppi di intermediari o fra singoli.
- Reward based: è una raccolta di fondi online che prevede una ricompensa di qualche tipo destinata al donatore al raggiungimento o meno dell’obiettivo.
- Donation based: una donazione semplice per il raggiungimento di un obiettivo. Non è prevista una ricompensa tangibile. Molto usata nel terzo settore.
Piattaforme di Crowdfunding e tendenze italiane
In Italia le piattaforme di Crowdfunding sono numerosissime, ed ogni tipologia di causa ed interesse può trovare quella più adatta alle proprie necessità.
Purtroppo però questa modalità di raccolta fondi non è adatta al raggiungimento di tutte le tipologie di pubblico, soprattutto perché, sia nel settore profit che non, c’è ancora una notevole reticenza del pubblico a donare online.
Fortunatamente le cose stanno cambiando grazie alla diffusione sempre più capillare dell’uso dei social e delle piattaforme di e-commerce.
Le piattaforme di Crowdfunding più note in Italia sono: Buona causa, Rete del Dono, Eppela, Kickstarter, Produzionidalbasso, Kiva, Siamosoci, Crowdfundme.
Ce ne sono comunque moltissime altre tanto che si può certamente affermare che l’offerta sia nettamente superiore alla domanda.
Per una startup innovativa o una ONP il Crowdfunding è quindi un’opzione di raccolta di finanziamenti da valutare, soprattutto per le enormi potenzialità che potrebbe avere in un futuro molto vicino.
Ogni campagna va comunque ragionata e pianificata varando anche in fase preliminare la possibilità di utilizzare altri mezzi per raggiungere il proprio obiettivo di business.