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Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2020. Alcune riflessioni sul settore agroalimentare in Umbria.

Giornata Mondiale dell'Alimentazione - Umbria - Studio associato finetti focus

Come ogni anni dal 1945 il 16 ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione (GMA), un momento dedicato a livello internazionale all’analisi della situazione in campo agricolo e alimentare, anche in senso produttivo.

Quest’anno più che mai la giornata si celebra in condizioni particolari, stimolando riflessioni alternative e inaspettate ma non per questo meno utili.

Il motto della GMA 2020 è ” Coltivare, nutrire, preservare. Insieme. Le nostre azioni sono il nostro futuro”. Un claim attualissimo, che permette di riflettere sul tema delle produzioni alimentari e sull’approvvigionamento anche pensando al livello locale.

Ecco alcune riflessioni riassuntive sull’andamento del primario e delle vendite nel settore food in Umbria durante il covid-19, per orientarsi nella discussione.

Il settore agroalimentare in Umbria durante il Covid-19

I dati numerici relativi agli effetti della pandemia sul settore primario in Umbria sono ancora rarissimi e piuttosto frammentati.

E’ comprendibile se si considera che dall’inizio della pandemia sono passati solo pochi mesi.

Qualche dato di tendenza comunque è già stato raccolto ed esclusivamente per l’agricoltura e il settore alimentare umbro fa sorprendentemente ben sperare.

L’economia delle regioni italiane: l’approfondimento di Banca d’Italia

Sono molto utili in questo ambito le brevi riflessioni di Banca d’Italia relative alle economie regionali.

Da tale analisi (reperibile qui ) emerge in primis che, alla vigilia della pandemia, alla fine del 2019, il settore agroalimentare regionale era in leggera ripresa, un po’ come altri dell’area.

A causa del Covid-19 però la ripresa si è arrestata.

L’informazione per il settore primario non è così preoccupante ad ogni modo. Certamente, durante il lockdown il rischio di perdere totalmente coltivazioni e raccolti era reale.

Con la riapertura di maggio però le perdite in Umbria si sono assestate non sul previsto -28 % dei profitti ma su valori molto inferiori ( meno 8% del totale in tutti i settori in seguito alle riaperture, compreso quello agricolo).

A dare ancora più speranza, sempre secondo Banca d’Italia, è poi proprio l’industria alimentare.

Se nel post lockdown per i cementifici, l’automotive e l’aerospace il calo di introiti è stato allarmante, così non è stato per il food, che addirittura (e alcune ragioni sono intuibili) ha aumentato le proprie entrate e gli acquisti.

Le industrie alimentari in Umbria, paradossalmente, sembrano quindi riprendersi proprio a causa del lockdown da una crisi che le aveva colpite duramente negli ultimi 10 anni.

L’opportunità del chilometro zero

Se è vero che i nuovi contagi in tutta l’Umbria ad ora preoccupano, le imprese agro-alimentari della regione, oggi, Giornata Mondiale dell’Alimentazione, possono concentrarsi anche su un altro aspetto che potrebbe rappresentare un elemento strategico vincente per il futuro: il brand Umbria.

La produzione agricola umbra presenta un grandissimo numero di eccellenze che potrebbero finalmente ricercare il dovuto riconoscimento grazie alla valorizzazione massiva del così detto chilometro zero, esaltata dalla situazione di crisi e dalla chiusura parziale del mercato.

Le risposte della Regione Umbria: alcune informazioni utili

Nonostante le rassicuranti informazioni suddette alcuni agricoltori e piccole e medie imprese sono di certo stati colpiti duramente dalla crisi post-pandemica.

Per rispondere alle esigenze di questi produttori la Regione ha anch’essa, come altre italiane, adottato dei provvedimenti per rispondere all’emergenza Covid-19, anche in campo agricolo.

Ha ad esempio rilasciato un bando di evidenza pubblica per la concessione di aiuti economici (temporanei ed eccezionali) ad agricoltori e PMI.

Il bando è scaduto l’8 ottobre 2020.

Sono stati approvati anche altri provvedimenti relativi alla gestione ed esecuzione del Programma di Sviluppo Rurale dell’Umbria 2014-2020 anche in associazione alle  misure adottate dalla Comunità Europea.

Ad esempio la modifica di alcune disposizioni dell’OCM Vino, campagna 2019/2020.

Dati e aggiornamenti sono consultabili qui: https://www.regione.umbria.it/provvedimenti-adottati-per-rispondere-all-emergenza-covid-19

Conclusioni

E’ ancora troppo presto per comprendere realmente quali conseguenze avrà la pandemia sul settore agro-alimentare umbro.

Di certo alcuni segnali di ripresa sono presenti, ma l’emergenza non è ancora terminata e potrebbe avere conseguenze inattese.