Proteggere un investimento anche molto rischioso è possibile. Come? Attraverso un’operazione finanziaria speculativa chiamata Hedging o più semplicemente copertura.
Ma come funziona ed i cosa consiste nello specifico? Ecco alcune informazioni di base.
Cosè l’hedging?
Come accennato, l’hedging è un’operazione finanziaria effettuata da un soggetto che intende ridurre al minimo il rischio derivato da una così detta posizione aperta.
Si realizza solitamente attraverso l’acquisto o la vendita di uno o più contratti derivati.
Ci possono essere differenti tipologie di azioni di hedging che si distinguono a seconda delle tempistiche e delle modalità con cui coprono e controbilanciano le eventuali perdite.
Tipi di hedging
Una prima distinzione effettuabile è quella fra copertura lunga e copertura breve.
Il termine copertura può essere utilizzato come sinonimo e traduzione di hedging.
La copertura lunga è un’operazione nella quale il soggetto acquista all’interno del contratto. La copertura corta invece è un’operazione in cui vende.
Esiste poi la distinzione fra hedging diretto, pairs trading e trading su asset rifugio.
L’hedging diretto consiste nell’apertura di due posizioni opposte sullo stesso asset. Nel pairs trading invece si utilizzano due asset differenti, uno in apprezzamento e una in deprezzamento. Infine il trading sui beni di rifugio. Gli asset di rifugio sono strumenti finanziari che solitamente conservano il proprio valore. Tra questi rientra ad esempio l’oro. Spesso sono in effetti materie prime rare.
L’hedging viene sfruttato molto anche nell’ambito del trading sul forex.
In questo ambito è possibile individuare una ulteriore categorizzazione dell’hedging: hedging su forex semplice, hedging multiplo sulle valute ed hedging sulle opzioni forex.
L’ hedging su forex semplice comporta l’apertura di una posizione lunga e una corta sulla stessa coppia valutaria. Il tipo multiplo è un po’ più complesso: cosiste nell’apertura di due posizioni su due coppie valutarie, in direzioni però opposte.
L’hedging sulle opzioni forex fornisce al titolare delle opzioni la possibilità di scambiare in futuro, in una data predefinita, una coppia valutaria ad un prezzo fisso.
Come funziona l’hedging
Al di là di tutte le categorizzazioni sopra elencate, come funziona l’hedging?
È stato già riferito che questo tipo di operazione consiste nell’acquisto o cessione di uno o più contratti detti strumenti derivati, tra i quali rientrano contratti a termine, future (si parla infatti di hedging con futures) swap o opzioni.
L’operazione è influenzata dalla fonte di rischio che si vuole coprire. L’aumento o diminuzione infatti del valore della fonte di rischio viene coperto da una diminuzione o aumento del valore del derivato. Se uno aumento l’altro si riduce e viceversa in un rapporto inversamente proporzionale.
In questo modo le perdite per l’investitore diventano ridotte o nulle.
La quantità di derivati da sottoscrivere per effettuare l’operazione di copertura dipende da un indicatore detto rapporto di copertura, che relaziona derivato e fonte di rischio.
Edge funds: la legge italiana
La legge italiana ha formalizzato queste operazioni solo nel 1999 con il Decreto 24 maggio n° 228. Il decreto fu immediatamente seguito da un provvedimento della Banca d’Italia.
Nella legge italiana il termine utilizzato per riferirsi agli hedge funds, e quindi all’hedging, è “fondi speculativi ” dei quali si parla nell’articolo 16 del suddetto decreto.
L’articolo si concentra sull’incremento di limitazioni ai fondi speculativi così da ridurne la diffusione fra i piccoli investitori, per tutelarne l’attività. Ad esempio, l’ammontare minimo di ogni sottoscrizione di fondi speculativi non può essere minore di 500.000 euro. Oppure, i partecipanti ad un singolo fondo non possono essere più di 200.
Per il resto l’hedging in Italia è un’operazione finanziaria soggetta alle normali limitazioni previste nel paese per gli investimenti e le speculazioni di settore.