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CDS, ABS, CDO: cosa sono e perché è importante conoscere il significato di queste sigle del mondo finanziario.

By 3 Settembre 2020 No Comments
cds cdo abs bussola

CDS, ABS, CDO: per un imprenditore di qualsivoglia tipo è di vitale importanza saper interpretare la complessità del mercato, anche di quello finanziario e delle sue sigle.

A volte però la stessa finanza non è concettualmente collaborativa nella decodifica di tale complessità, caratterizzata come è da sigle fortemente tecniche, che hanno significati molto specifici ma che possono essere estremamente nebulose per chi ha nozioni in materia meno approfondite.

3 strumenti finanziari molto noti alla cronaca, a causa principalmente della crisi economica europea e dello scandalo precedente dei mutui subprime in America degli anni 2000, sono appunto ABS, CDS e CDO.

Viste così, appaiono come sigle asettiche.

Eccone una breve descrizione semplice ed essenziale, utile a comprendere questi 3 strumenti protagonisti delle notizie più interessanti legate al panorama finanziario.

CDS, ABS e CDO: cosa sono?

CDS, ABS e CDO sono strumenti utilizzati dai grandi operatori finanziari per la gestione del rischio.

ABS e CDO sono di fatto strumentazioni molto simili alle obbligazioni, e vengono emesse con operazioni di cartolarizzazione.

I CDS invece sono a tutti gli effetti dei contratti tra le parti, solitamente di durata quinquennale.

Le ABS (Asset Backed Securities)

Le ABS possono essere definite: operazioni di cartolarizzazione che pagano al detentore delle cedole, a scadenza prefissata, secondo un tasso che può essere variabile oppure fisso.

Il processo di creazione di ABS è chiamato securitisation. 

Consiste in un atto attraverso il quale una società distacca una serie di crediti dal proprio bilancio ed assieme li cede sul mercato, con i flussi finanziari da essi generati.

Le ABS hanno degli elementi di rischio in quanto, data la loro stessa natura, il rimborso di questi titoli potrebbe non avvenire.

Vengono utilizzate in molti campi, come quello dei crediti per l’acquisto di auto, i leasing, i crediti commerciali o come noto nei mutui. In questo ultimo caso si parla più nettamente di MBS, Mortgage Backed Securities.

La borsa italiana impone da prima degli scandali statunitensi una serie di requisiti minimi per la regolamentazione delle ABS. Ad esempio la cartolarizzazione è disciplinata in Italia dalla L.130/99.

Le CDO (Collateralized Debt Obbligation)

Le CDO sono strumenti di debito emessi su un portafoglio di attività finanziarie variate, che possono andare dalle obbligazioni a strumenti di debito.

Possono essere divise in vario modo. Ad esempio:

  1. CBO (Collateralized Bond Obbligation): sottostante vi è un portafoglio di obbligazioni.
  2. CMO ( Collateralized Mortgage Obbligation): sottostante vi è un insieme di mutui/prestiti.

Oppure, utilizzando il criterio della gestione sottostante:

  • CDO con gestione statica.
  • CDO con gestione dinamica.

Ancora, sfruttando un ulteriore criterio differente legato alle caratteristiche del portafoglio:

  • Cash flow: la possibilità di rimborso degli investitori dipende dalla redditività del portafoglio.
  • Market value: la possibilità di rimborso degli investitori dipende dal valore di mercato del portafoglio.

Vi sono anche CDO denominate “cash” e “sintetiche”.

Le prime sono proprio quelle già definite cash flow e market value. Le seconde vengono emesse sopra un portafoglio a basso rischio.

Le CDO sono comunque strumenti moderatamente rischiosi. Hanno spesso un rating più alto rispetto al pool di investimenti che coprono, dato che lo stesso pool è così diversificato da dare libertà di movimento e ridurre il rischio finanziario di conseguenza da alto a medio.

Anche le CDO vengono emesse tramite cartolarizzazione.

CDS (Credit Default Swap)

I CDS sono contratti acquistati da un investitore con l’obiettivo di tutelarsi e assicurarsi un ritorno economico in caso di default di un paese.

Questi contratti sono diventati noti alle masse in America, nel periodo dello scandalo dei mutui subprime ed in Europa leggermente dopo, nel periodo fra il 2008 e il 2010.

E’ stata infatti la crisi economica a far conoscere l’esistenza di questi ” salvagenti ” finanziari.

Di fatto i CDS sono derivati con scadenze precise utilizzati per la speculazione. Sono strettamente correlati con il mercato del reddito fisso e con lo spread.

I CDS non vengono scambiati nei mercati regolamentati, ma negli OTC, cioè gli Over The Counter.

Siccome spesso i Bond di un paese sono correlati a corrispondenti CDS, un’analisi di un Bond di interesse seguita dall’analisi del CDS coniugato (se esistente) può essere molto utile alla valutazione più approfondita di quel Bond stesso e anche all’analisi del mercato in sé, quasi a prevederne in piccolissima parte l’andamento.

Certamente un ragionamento complesso da affidare a professionisti.

Conclusioni

Tutti questi strumenti fanno parte di un sistema oggi estremamente strutturato, che è il mercato finanziario globale.

Nonostante il loro utilizzo sia proibitivo per coloro che non hanno alle spalle una forte esperienza finanziaria, conoscerli è interessante e soprattutto utile alla decodifica, anche strategica, del mercato di oggi e del suo futuro.

Per muoversi più agevolmente e anche consapevolmente nel proprio business.


Per approfondimenti:

  • https://www.borsaitaliana.it/notizie/sotto-la-lente/differenza-tra-credit-default-swap-e-spread.htm
  • https://www.borsaitaliana.it/notizie/sotto-la-lente/assetbackedsecurities.htm
  • https://www.borsaitaliana.it/borsa/glossario/collateralized-debt-obligation.html