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Smart Manufacturing: realizzare la trasformazione aziendale.

Smart Manufacturing

Qual’è il futuro del settore manifatturiero? Per molti è il così detto Smart Manufacturing, una serie di processi interni ed esterni all’azienda altamente tecnologici e profondamente utili alle imprese che desiderano ottimizzare al massimo il proprio operato.

Che cos’è lo Smart Manufacturing

Lo Smart Manufacturing viene definito dal National Institute of Standards and Technology (NIST) quella serie di ” sistemi di produzione collaborativi completamente integrati che rispondono in tempo reale al fine di soddisfare le esigenze e le condizioni in fabbrica, nella rete di fornitura e nelle necessità dei clienti”.

Una definizione ampia e complessa, che può essere parafrasata in pochi termini.

Lo Smart Manufacturing è quell’insieme di processi e tecnologie che agevolano l’accesso alle informazioni aziendali e produttive e la loro fruizione.

Tramite lo Smart Manufactuirng, che come dice il termine è principalmente legato al settore manifatturiero e ai servizi, è possibile rinnovare completamente i processi produttivi, migliorandone efficienza, rapidità e prestazioni.

Naturalmente non è possibile diventare un’impresa smart senza l’adozione, consapevole e tecnicamente corretta, delle nuove tecnologie: tra queste Big Data, IIoT, data management.

I benefici che si possono trarre da questo processo sono numerosi: produttività ottimizzata, maggiore competitività nel mercato, miglioramento dell’immagine aziendale, efficienza energetica.

Insomma, lo Smart Manufacturing può essere una vera soluzione innovativa, soprattutto in questo periodo storico nel quale l’industria 4.0 e le tecnologie stanno diventando indispensabili nel mantenimento della competitività.

Cosa fa un tecnico Smart Manufacturing?

Un tecnico Smart Manufacturing, o Smart Manufacturing Specialist, è una persona appositamente formata per padroneggiare sistemi di automazione, tecnologie di sensoristica e ulteriori sistemi legati all’industria 4.0.

La transizione infatti da un’industria classica, concentrata sul prodotto, ad un’industria incentrata sui processi (il più tecnologici possibile) richiede persone formate e fortemente capaci di padroneggiare i nuovi mezzi tecnologici.

Diventare Smart vuol dire perciò anche munirsi di personale competente, che conosca il corpus tecnologico dell’industria 4.0.

Primeggiano in questo ambito:

  • Internet of Things
  • Robot e Cobot
  • Realtà virtuale e realtà aumentata
  • Stampa 3D
  • Intelligenza artificiale
  • Industrial Internet
  • Cloud
  • Cybersecurity
  • Analisi e Management dei Big Data

E’ evidente che un singolo individuo non può conoscere ogni singolo aspetto di tutti questi campi. La scelta dei giusti professionisti adatti all’azienda dovrà tenere conto delle reali necessità dell’ambito di azione della stessa.

E’ altrettanto palese che non è assolutamente possibile operare il cambiamento da autodidatta.

Smart Manufacturing in Italia

Se essere un’impresa Smart è ormai essenziale per essere competitivi a livello globale, cosa dicono i dati in merito al panorama italiano?

Ben 5400 erano le imprese manifatturiere high-tech italiane nel 2018, secondo le statistiche Eurostat dello stesso anno.

Sempre secondo queste registrazioni, sufficientemente recenti da dare un’idea della crescita e dell’importanza di questo settore, l’Italia nel 2018 rientrava già assieme a Germania, Regno Unito e Polonia fra i primi 4 paesi del continente europeo con più imprese ad alta tecnologia.

Dati simili sono registrati anche per i Servizi (Eurostat 2018).

Il piano Nazionale Impresa 4.0  ha di certo dato un boost al paese dal punto di vista dello sviluppo tecnologico tramite alcune misure agevolanti la transizione:

  • Super e Iperammortamento
  • Credito d’imposta R&S
  • Patent Box
  • Fondo di garanzia
  • Contratti di sviluppo
  • altro

La sfida è ancora pienamente aperta e l’emergenza sanitaria ha forse complicato il processo, ma lo Smart Manufacturing ha di certo molto da offrire per trasformare l’industria italiana: un’opportunità da prendere al volo per uscire magari più forti da una crisi certamente passeggera.