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Alcune fra le principali deduzioni fiscali per le startup del 2023

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Nel panorama imprenditoriale italiano, le startup rappresentano un motore di innovazione e crescita. Per incentivare la loro nascita e sviluppo, il sistema fiscale italiano prevede una serie di agevolazioni e deduzioni. In questo articolo, esploreremo le alcune opportunità di deduzione fiscale per le startup nel 2023. Invitiamo a discutere e approfondire questi argomenti con il proprio commercialista.

1. Credito d’Imposta Ricerca e Sviluppo (R&D)

Il Credito d’Imposta R&D è un incentivo che permette alle imprese di qualsiasi tipo residenti in Italia di ottenere un credito fino al 50% delle spese sostenute per attività di ricerca e sviluppo. Questo credito d’imposta è fruibile esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili, presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

2. Deduzione per investimenti in startup innovative

Gli investitori che erogano capitali a startup innovative possono beneficiare di una deduzione fiscale. Le agevolazioni possono essere di 4 tipi; detrazione Irpef o deduzione Ires sulle somme investite; incremento della detrazione Irpef e della deduzione Ires (solo per l’anno 2019); esenzione delle plusvalenze realizzate da persone fisiche; incremento, a carattere temporaneo,  della detrazione irpef in regime “de minimis”.

Il livello massimo di deduzione dipende dal tipo di investitore e dalla natura dell’investimento.

3. Agevolazioni per l’assunzione di personale qualificato

Le startup che assumono personale altamente qualificato possono beneficiare di una deduzione fiscale del 35% sui costi del personale, fino a un massimo di 200.000 euro all’anno. La deduzione è realizzata sempre in forma di credito d’imposta.

4. Credito d’Imposta Formazione 4.0

Le startup e alcune aziende che investono in formazione del personale in ambito 4.0 possono beneficiare di un credito d’imposta del 40% delle spese sostenute, fino a un massimo di 300.000 euro per beneficiario, se si stratta di una piccola azienda. Il tetto massimo è ridotto per le imprese medio-grandi

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Queste sono solo alcune delle opzioni principali a disposizione delle startup, spesso soggette a scadenze e aggiornamenti, è quindi essenziale discuterne in modo personalizzato con il proprio consulente fiscale.

Questo articolo è solo una panoramica delle opportunità disponibili. Ogni startup ha esigenze e circostanze uniche.

Questo articolo non costituisce consulenza fiscale. Si consiglia di consultare un professionista prima di prendere decisioni fiscali.