La Giornata Internazionale degli Stagisti è un’occasione interessante per riflettere sull’evoluzione e sul significato attuale dello stage in Italia , un percorso formativo che ha plasmato generazioni di professionisti e influenzato il panorama del diritto del lavoro nel nostro paese.
La normativa che regola lo stage è cambiata negli anni e per comprendere le sfide nell’uso del tirocinio formativo degli ultimi anni è utile riassumerla brevemente.
La normativa sugli stage negli anni
Lo stage, o tirocinio formativo, come lo conosciamo oggi ha radici nell’economia del lavoro degli anni ’90. Fu disciplinato in termini generali dall’art. 18 della Legge n. 196/1997 (e il D.M. attuativo n. 142/1998) che era comunque una riforma di diverse norme di legge che andavano separatamente a regolamentare la materia dei tirocini. Inizialmente concepito come un breve periodo di formazione pratica per studenti o neolaureati, lo stage aveva l’obiettivo di colmare il divario tra teoria e pratica, fornendo un’esperienza lavorativa concreta.
Nei differenti anni la normativa del 1997 è stata poi ampliata e modificata. Nel 2001, un cambiamento nella Costituzione Italiana ha dato alle Regioni il pieno controllo sulla formazione, permettendo loro di stabilire le proprie regole sui tirocini, anche se le leggi nazionali erano ancora valide. Questo è stato confermato dalla Corte Costituzionale nel 2005.
Nel 2011, sono state introdotte nuove restrizioni sull’uso dei tirocini attraverso il DL n. 138, convertito nella Legge n. 148/2011. Tuttavia, nel 2012, la Corte Costituzionale ha dichiarato che alcune di queste restrizioni erano illegittime.
La Legge n. 92/2012, nota come Riforma Fornero, ha stabilito che Governo e Regioni dovessero concordare delle linee guida comuni per i tirocini. Questo accordo è stato raggiunto nel gennaio 2013.
Nel maggio 2017, è stato emesso un nuovo accordo che aggiorna le linee guida sui tirocini. Questo accordo richiede che le Regioni e le Province autonome adottino e applichino queste linee guida entro novembre 2017, attraverso decisioni regionali specifiche. Queste decisioni regionali sono importanti per capire come i tirocini sono regolati in pratica.
Lo stage oggi
Gli stage sono diventati un elemento chiave nel mercato del lavoro italiano. Per molti giovani, rappresentano la prima vera esperienza nel mondo del lavoro, un’opportunità per mettere in pratica le conoscenze acquisite e per inserirsi in un contesto professionale. Tuttavia, questo strumento ha anche sollevato critiche, soprattutto quando viene percepito come una forma di lavoro poco o non retribuito.
Come sottolineato dalla Fair Internship Initiative, spesso i tirocini, anche quelli internazionali e non solo italiani, sono sottopagati o senza alcun rimborso spese. Questo tipo di abuso sul lavoratore non è nuovo. Da anni differenti report internazionali registrano un peggioramento progressivo delle condizioni degli stage, sempre più di bassa qualità e senza un giusto compenso.
Oggi, Giornata Internazionele degli Stagisti, il dibattito è più vivo che mai. Da un lato, vi è la necessità di garantire esperienze formative di qualità, dall’altro l’urgenza di prevenire abusi e sfruttamenti. Il diritto del lavoro si trova così a dover bilanciare diritti e doveri, in un contesto economico in continua evoluzione e cambiamento, anche a causa delle nuove tecnologie.
In futuro, per risolvere alcune problematiche croniche che affliggono lo strumento dello stage è essenziale che le normative si adattino alle nuove sfide del mercato del lavoro, promuovendo stage che siano veramente formativi e che rispettino la dignità e il valore del lavoro svolto dagli stagisti.
Solo così, gli stage, se ben strutturati e regolamentati, potranno rappresentare un trampolino di lancio per le carriere future e un importante strumento di crescita professionale per i giovani in particolare.