Riforma fiscale e legge di Bilancio 2024 hanno abolito in Italia, per quest’anno, alcuni incentivi che nel 2023 avevano favorito l’accesso al lavoro di alcune categorie specifiche come le donne e gli under 36.
Sono però state elaborate e previste nuove misure, sempre mirate a favorire l’assunzione di forza lavoro stabile nelle imprese italiane. Resta ad esempio attivo il bonus decontribuzione sud e nascono differenti ulteriori misure, per categorie di lavoratori svantaggiate.
Vediamo alcune di queste nuove iniziative previste.
Bonus decontribuzione sud
Prorogata fino al 30 giugno 2024, la misura decontribuzione sud consiste in un esonero contributivo senza limiti di importo a favore di datori di lavoro che agiscono nel Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), privati. La misura è pensata per incentivare le assunzioni con contratto dipendente nel sud Italia. Il requisito territoriale imposto alle imprese si riferisce alla sede in cui si svolge la prestazione di lavoro quindi possono accedere al bonus ancora anche imprese con sede al nord Italia ma con unità operative collocate nelle regioni meridionali.
Non tutte le imprese possono accedere però a questa misura.
Sono escluse/i dal bonus:
- settore agricolo
- settore domestico
- enti pubblici economici
- enti trasformati in società di capitali
- aziende speciali costituite anche in consorzio ai sensi degli articoli 31 e 114 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali,
- consorzi di bonifica e industriali
- imprese in ambito finanziario
- enti morali
- imprese soggette a sanzioni UE
- ex istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato.
Bonus assunzioni under 30 e over 50
Per questo 2024 sono state istituite agevolazioni anche per le categorie degli under 30 e degli over 50 rimasti privi di occupazione.
Nel primo caso il bonus previsto si rivolge alle aziende private che desiderano assumere giovani sotto i 30 anni ma con contratto a tempo indeterminato.
Nel secondo caso invece la misura prevede un bonus che i datori di lavoro privati possono richiedere per assumere persone sopra i 50 anni di età, disoccupate da almeno 12 mesi, con contratto a tempo determinato o indeterminato indistintamente.
Entrambe le misure consistono in un esonero contributivo del 50% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali.
Maxi-deduzione assunzioni 2024
Contenuta nel decreto attuativo della delega fiscale, il recente Decreto IRPEF, questa maxi-deduzione sulle nuove assunzioni consiste in una maggiorazione del 20% della deduzione IRPEF e IRES.
La maggiorazione può aumentare fino al 30% se i soggetti nuovi assunti fanno parte di categorie svantaggiate, cioè:
- lavoratori con particolari patologie
- donne con almeno due figli minori
- giovani ammessi agli incentivi per l’occupazione giovanile
- ex percettori di Reddito di Cittadinanza
Attenzione però: la maxi – deduzione può scattare solo se l’azienda registra rispetto al 2023, nel 2024, un incremento occupazionale. Altrimenti non è prevista alcuna agevolazione.
Bonus assunzioni per percettori di Assegno di Inclusione (ADI) o Supporto per la Formazione e il lavoro (SFL)
Anche nel caso di questa particolare agevolazione parliamo di una decontribuzione totale, cioè al 100%, prevista fino ad un massimo di 8000 euro annui, per le assunzioni a tempo indeterminato.
Naturalmente, come comprensibile dal titolo del paragrafo, la decontribuzione è rivolta a quelle aziende che assumono persone che percepiscono l’Assegno di inclusione o che beneficiano del Supporto per la Formazione e il lavoro (SFL).
È prevista anche una decontribuzione per i contratti a termine che, tuttavia, si riduce al 50%, con un massimo di 4000 euro.
Queste sono solo alcune delle più importanti agevolazioni mirate alle nuove assunzioni previste per il 2024. Naturalmente la possibilità di accesso ai bonus è variabile e deve essere valutata da un esperto contabile abilitato.
Contatta lo studio Finetti se desideri saperne di più.