Nel contesto previdenziale italiano, i contributi IVS, sigla che sta per Invalidità, Vecchiaia e Superstiti, rappresentano una componente essenziale della protezione sociale per lavoratori dipendenti e autonomi. In questo articolo delineeremo cosa sono i contributi IVS, come vengono calcolati, e a chi sono diretti, fornendo una risorsa informativa per lavoratori e datori di lavoro.
Cosa sono i contributi IVS?
IVS è l’acronimo di Invalidità, Vecchiaia e Superstiti, come già riferito nell’introduzione. Con questa sigla si indicando i contributi previdenziali finalizzati a garantire al lavoratore una copertura in caso di inabilità lavorativa, in caso di raggiungimento dell’età pensionabile o di morte. Questi contributi sono una delle principali fonti di finanziamento per le pensioni erogate dall’INPS e sono essenziali per il sostentamento del sistema pensionistico.
Come si versano i contributi IVS?
Il versamento dei contributi IVS è obbligatorio per la maggior parte dei lavoratori italiani, sia autonomi che dipendenti. Per i dipendenti, questi contributi sono generalmente trattenuti direttamente dal datore di lavoro. L’importo di tali contributi si troverà quindi direttamente in ogni busta paga.
I lavoratori autonomi, invece, devono provvedere autonomamente al versamento secondo le scadenze previste, tramite modello F24. Le scadenze per il versamento dei contributi IVS cadono al momento il 16 maggio, 20 agosto, 18 novembre e 17 febbraio dell’anno successivo.
Fanno eccezione nel versamento dei contributi IVS i dipendenti pubblici, e quelli iscritti a specifiche casse professionali.
Ci sono categorie di lavoratori esonerate dai contributi IVS?
Nonostante l’obbligatorietà dei contributi IVS, esistono situazioni in cui i lavoratori possono beneficiare di esoneri o riduzioni contributive. Per esempio, dalla legge di Bilancio 2022 e successive integrazioni, alcuni lavoratori dipendenti possono godere di una riduzione contributiva basata sulla fascia di retribuzione. Inoltre, i nuovi imprenditori e le startup possono beneficiare di condizioni agevolate nei primi anni di attività.
Al 2024, anche i lavoratori autonomi in regime forfettario possono beneficiare di un’esonero, ma tale esonero doveva essere richiesto entro il 28 febbraio.
Come si calcolano i contributi IVS?
Il calcolo dei contributi IVS si basa su diverse variabili, inclusa la categoria di appartenenza del lavoratore (es. artigiani, commercianti), l’età, e il reddito annuo. Per l’anno 2024, ad esempio, l’aliquota di contribuzione per un artigiano è del 24%, che può variare in base all’età e al reddito.
Per informazioni personalizzate la soluzione ideale è richiedere un consiglio al proprio commercialista di fiducia.
Per maggiori dettagli su come i contributi IVS influenzano la situazione lavorativa nello specifico o per assistenza nel calcolo e nel versamento, è possibile anche contattare per una prima consulenza uno specialista dello Studio Associato Finetti.