Il Codice Identificativo Nazionale (CIN) in futuro potrebbe diventare una componente essenziale nel panorama degli affitti brevi e turistici in Italia. In fase di sperimentazione, implementato dal Ministero del Turismo, il CIN è assegnato alle unità immobiliari utilizzate per locazioni turistiche o brevi, oltre che alle strutture turistico-ricettive alberghiere ed extralberghiere. In questo articolo, esploreremo cosa è effettivamente il CIN affitti brevi, il suo scopo, il processo di richiesta, e chi è tenuto e può richiederlo al momento.
Cos’è il CIN affitti brevi ?
CIN sta per Codice Identificativo Nazionale, ed è un identificativo unico assegnato tramite una procedura automatizzata dalla piattaforma BDRS (Banca Dati delle Regole del Sistema), gestita dal Ministero del Turismo. Il CIN è stato istituito in via sperimentale per migliorare la regolamentazione del settore delle locazioni brevi, aumentando la trasparenza e facilitando il monitoraggio e il controllo delle attività turistiche e ricettive.
Chi deve e può richiedere il CIN?
Qualora dovesse essere attivato per tutte le regioni italiane, il CIN dovrà essere richiesto da tutti i soggetti che intendono offrire locazioni brevi o turistiche, inclusi:
- Proprietari di immobili ad uso abitativo che intendono locarli per brevi periodi.
- Gestori di strutture alberghiere e extralberghiere.
- Agenzie che gestiscono immobili per conto di terzi.
Come e dove richiedere il CIN affitti brevi?
La richiesta del CIN avviene esclusivamente online attraverso la piattaforma BDRS. Gli utenti devono registrarsi sul sito e seguire le istruzioni dettagliate per completare la richiesta. È fondamentale disporre di tutti i dati necessari relativi alla proprietà e alla sua gestione per procedere con la registrazione.
Il rollout del CIN è iniziato sperimentalmente il 3 giugno 2024 in varie regioni italiane: Molise, Liguria, Sardegna, Sicilia, Lombardia, Marche, Calabria, Abruzzo, Veneto e Puglia. Dopo la fase sperimentale, il sistema sarà esteso a tutto il territorio nazionale, rendendo il codice identificativo obbligatorio per tutte le unità che rientrano nei criteri stabiliti.
Tempistiche per la Richiesta del CIN
Chi già possiede un codice identificativo regionale o provinciale ha 60 giorni dalla pubblicazione dell’avviso ufficiale sull’attivazione della BDRS su tutto il territorio nazionale per richiedere il CIN. Superato questo termine, saranno applicate sanzioni per gli inadempienti.
Ciò rappresenterà un passo rilevante verso un sistema di gestione delle locazioni brevi più organizzato e trasparente.
È essenziale che i proprietari di immobili e i gestori di strutture turistiche comprendano le nuove regolamentazioni e si adeguino tempestivamente per garantire la conformità con le normative vigenti.
Per i dettagli ufficiali sulla registrazione e gestione del CIN Studio Associato Finetti suggerisce di visitare il sito del Ministero del Turismo.