Con l’adozione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), è stata introdotta una nuova figura professionale: il revisore di sostenibilità, un esperto cruciale nella certificazione delle rendicontazioni di sostenibilità aziendale. Ma di cosa si occuperà davvero e perché è così importante per le imprese?
Chi è e di cosa si occuperà il revisore di sostenibilità?
Molte aziende, specialmente quelle in crescita, sono sempre più consapevoli dell’importanza della sostenibilità, non solo per rispettare gli obblighi normativi, ma anche per migliorare la loro reputazione sul mercato. Tuttavia, la complessità di gestire le nuove normative e il rischio di sanzioni sta creando ansia tra gli amministratori. Come evitare errori e garantire che la rendicontazione di sostenibilità sia accurata e conforme alle leggi?
Questa figura non solo certifica che le informazioni riportate siano in linea con la normativa vigente, ma agisce anche come una sorta di “controllore” per prevenire errori che potrebbero costare caro all’azienda.
Il revisore di sostenibilità è un revisore legale abilitato e iscritto nel registro dei revisori, autorizzato a svolgere l’attività di “assurance” per la rendicontazione di sostenibilità. Secondo lo schema di decreto di recepimento della CSRD approvato nel giugno 2024, entro il 2026 ogni revisore dovrà completare la sua abilitazione, garantendo che solo professionisti qualificati possano svolgere questo ruolo.
Di cosa si occuperà?
Le principali mansioni del revisore di sostenibilità dovrebbero essere le seguenti:
- Assicurare la conformità normativa: il revisore verificherà che la rendicontazione di sostenibilità sia redatta in modo conforme al quadro normativo di riferimento, riducendo al minimo il rischio di sanzioni.
- Certificazione dei dati: attraverso l’applicazione di principi di assurance, etica e indipendenza, il revisore esaminerà e attesterà la correttezza e la veridicità delle informazioni non finanziarie fornite dall’azienda.
- Relazione finale: il revisore redigerà una relazione di attestazione che accompagna la rendicontazione di sostenibilità, garantendo la sua conformità e segnalando eventuali criticità.
Un supporto strategico per le imprese
Perché questo è un cambiamento cruciale? Fino a poco tempo fa, le aziende potevano affrontare la rendicontazione di sostenibilità con più flessibilità, ma con la nuova direttiva CSRD, la trasparenza e la responsabilità diventano fondamentali.
I revisori di sostenibilità saranno quindi una risorsa essenziale per prevenire errori e tutelare gli amministratori dalle pesanti sanzioni che, nei primi due anni dall’entrata in vigore della normativa, potranno arrivare fino a 150.000 euro.
Il valore di un revisore di sostenibilità
Affidarsi a un revisore specializzato non è solo una questione di conformità: significa anche migliorare l’immagine aziendale. Le imprese che dimostrano di operare in modo trasparente e responsabile attraggono più facilmente investitori, talenti e partner commerciali. Inoltre, l’inclusione della rendicontazione di sostenibilità all’interno della relazione finanziaria annuale riduce il rischio di contenziosi, migliorando la governance aziendale nel lungo periodo.
In conclusione, l’introduzione del revisore di sostenibilità rappresenta una vera e propria rivoluzione nel panorama della governance aziendale. La sua figura non solo garantirà maggiore trasparenza e conformità, ma sarà essenziale per il successo delle imprese che vogliono affrontare le sfide della sostenibilità. Essere preparati a questo cambiamento significa non solo evitare problemi futuri, ma anche trasformare una complessità normativa in un vantaggio competitivo.
Affrontare la sostenibilità in modo professionale e certificato è la chiave per il successo aziendale del futuro.