Industria 4.0

La quarta rivoluzione industriale: il fenomeno della digital transformation.

By 14 Giugno 2019 Giugno 18th, 2019 No Comments
La quarta rivoluzione industriale - il fenomeno della digital transformation

La digital transformation , anche detta quarta rivoluzione industriale, sta generando evidenti cambiamenti nelle attività di tutte le imprese del mondo, sia di piccole che di grandi dimensioni.

Sta modificando il modo di produrre beni e servizi, il mondo dei trasporti, la comunicazione aziendale interna ed esterna, le competenze richieste ai lavoratori, in qualsiasi settore.

Ma perché è definita “rivoluzione”?

Cosa si intende per rivoluzione industriale

Il termine “rivoluzione” è utilizzato per identificare un cambiamento radicale ed irreversibile, di natura politica, economica o sociale. 

A partire dalla seconda metà del ‘700 l’Europa iniziò un percorso di rinnovamento tecnico, dovuto soprattutto all’invenzione della macchina a vapore, che coinvolse tutte le più importanti aziende dell’epoca, generando quella che in seguito fu denominata Rivoluzione Industriale.

Questo primo cambiamento epocale del modo di produrre beni e servizi fu seguito dalla seconda e terza rivoluzione industriale nei secoli XIX e XX.

Furono caratterizzate rispettivamente dalla nascita delle grandi fabbriche e dall’uso diffuso di nuove fonti di energia come il petrolio, e dall’inserimento nei processi produttivi dell’ICT ( Information and Communication Technology)  e la scoperta del possibile uso di fonti energetiche rinnovabili come l’energia solare.

Oggi, l’industria deve far fronte a nuovi cambiamenti epocali, non più riguardanti esclusivamente le attività routinarie dei macchinari, ma anche aspetti straordinari della produzione.

In passato questo tipo di operazioni era affidabile esclusivamente al ragionamento umano, ma oggi, grazie all’automazione, ed alle tecnologie tipiche di quella che viene chiamata Industria 4.0, non è più così.

La quarta rivoluzione industriale: un rinnovamento totale ed inarrestabile, anche in Italia.

Come affermato nel paragrafo precedente, una rivoluzione è per definizione implacabile ed irreversibile.

Web, interfacce digitali ed intelligenza artificiale sono ormai delle realtà, che le aziende possono decidere di inserire quotidianamente nel proprio processo produttivo a costi anche relativamente ridotti rispetto al più recente passato.

Eppure ancora molte sono le resistenze di numerose imprese, soprattutto in Italia, convinte di poter sfuggire ad un processo che ormai sta rinnovando tutti i settori produttivi a livello internazionale.

Se si analizzano i dati Istat relativi alla diffusione delle tecnologie in Italia la prima cosa che risulta evidente è il gap rilevante rispetto alla media Europea.

Parlando di numeri, il 94,2 % delle imprese con almeno 10 addetti si connette in banda larga mobile o fissa. Raggiungono una velocità di connessione media di 30 Mbit/s  solo il 29% delle imprese (dato 2018).

Queste statistiche sono in linea con la media europea.

Esiste una differenza fra grandi e piccole imprese nel Digital intensity indicator.

Nel 2018 le imprese con almeno 250 addetti avevano solo nel 44% dei casi un livello alto o molto alto di digitalizzazione. Ma il dato più curioso è quello che riguarda le imprese da 10 a 49 addetti: solo il 12,2% è al livello delle grandi imprese già citate.

Questi dati indicano in maniera evidente la resistenza che la penisola, soprattutto nel mondo delle PMI, ha ancora nei confronti delle nuove tecnologie, probabilmente per una questione di tipo culturale e non tanto per problematiche legate ad i costi.

Per essere all’avanguardia ed al passo con la nuova rivoluzione è necessario comprendere che prima di ogni altra cosa l’adozione di nuove tecnologie e l’automazione sono opportunità.

Permettono di intraprendere nuovi progetti ed aumentare in maniera vertiginosa la propria competitività.

Contrariamente la decisione di non innovare, rispetto alla prima, seconda e terza rivoluzione industriale, può avere conseguenze molto più gravi: non solo perdite consistenti nei profitti, ma persino il fallimento dell’azienda in tempi rapidissimi.

Conclusione

Rinnovare la propria azienda in senso digitale può portare una grande quantità di vantaggi e può essere la svolta competitiva anche per una PMI.

La tecnologia infatti porta sempre con sé l’incremento della produttività, la riduzione degli sprechi, quindi dei costi, più qualità e maggior sicurezza.

Rimanere al passo con il nostro tempo e la quarta rivoluzione industriale non è più un optional.

Certamente sta poi all’imprenditore ed ai suoi collaboratori comprendere la direzione giusta da prendere nello sconfinato nuovo ambito dell’industria 4.0 .


Per approfondimenti: Canton, Alice; Le competenze delle imprese nell’era dell’industria 4.0. (2019).