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La riforma del codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza

By 23 Aprile 2019 Maggio 16th, 2019 No Comments
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Crisi d’impresa ed insolvenza sono due concetti che si sono differenziati solo negli ultimi anni, grazie all’entrata in vigore del nuovo codice della crisi d’impresa.

Il documento, aggiornato a Gennaio, ha apportato a livello nazionale delle grandi modifiche alla disciplina fallimentare, introducendo una nuova definizione di stato di crisi.

Definizione di crisi d’impresa

Lo stato di crisi d’impresa può essere definito come una probabilità di futura insolvenza.

In questa fase, l’obiettivo è ancora quello del recupero dell’azienda, che ancora non è in una condizione di debito con i suoi creditori, ma prevede di poter raggiungere questo stato.

Non è una proiezione di fine dell’attività certa, ma solo di una fase di difficoltà della stessa.

Cos’è l’insolvenza

Lo stato di insolvenza segue nella procedura fallimentare quello della crisi e non sempre si conclude con una chiusura dell’attività.

Consiste nell’incapacità realizzata dell’impresa di soddisfare regolarmente i propri obblighi economici.

Si manifesta con inadempimenti o altri fattori esteriori.

Il codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza

Il 12 Gennaio 2019 è stata pubblicata in gazzetta ufficiale una nuova versione del suddetto codice.

Con il nuovo testo, sono state introdotte una serie di novità che hanno reso ancora più completa ed inclusiva la procedura concorsuale.

I soggetti interessati

E’ stato ampliato da questo Gennaio l’alveo dei soggetti sottoponibili alle procedure concorsuali.

Possono quindi, ad oggi, Aprile 2019, partecipare alla procedura di stato di crisi e di insolvenza:

  • Persone fisiche e giuridiche
  • Enti collettivi
  • Consumatori
  • Professionisti o imprenditori esercenti un’attività

Sono invece esclusi gli enti pubblici.

Procedura

Nonostante stato di crisi ed insolvenza siano nettamente differenti, la procedura per accedere ad entrambi è unica.

Consiste nel depositare presso gli uffici del tribunale:

  1. le scritture contabili e fiscali obbligatorie.
  2. le dichiarazioni dei redditi relative all’intera esistenza dell’impresa o dell’attività economica o professionale.
  3. (in formato digitale) una relazione sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale aggiornata.
  4. (formato digitale) uno stato particolareggiato ed estimativo delle attività.
  5. (sempre in formato digitale) un elenco nominativo dei creditori con alcuni dettagli economici.
  6. una relazione riepilogativa degli atti di straordinaria amministrazione.

Ci sono stati particolari in cui le modalità di partecipazione sono differenti, dei quali parleremo in articoli futuri.

Il procedimento sopra descritto è comunque il più frequente.

Per informazioni più specifiche sulla tua situazione consulta il tuo commercialista di fiducia.