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Perseverare sempre. Cyrus West Field ed il cavo telegrafico dalle Americhe all’Europa.

By 11 Luglio 2019 Luglio 29th, 2019 No Comments
bambino e telegrafo- studio associato finetti

Tutti conoscono, più o meno approfonditamente, le meraviglie del telegrafo e le conseguenze della diffusione di questo mezzo di comunicazione, oggi decisamente superato.

Pochi però conoscono la storia di colui che lottò per anni, nonostante gli insuccessi ripetuti, per rendere i collegamenti telegrafici dalle americhe all’Europa una realtà.

Il nome dell’uomo che fece tutto ciò è Cyrus West Field.

Cyrus West Field: la nascita di una visione

Questa storia comincia negli Stati Uniti, al tempo della nascita del fordismo, della società dei consumi e dei moderni uomini d’affari americani in abito gessato.

Fra questi c’era un imprenditore originario di Stockbridge (Massachussets) appena ritiratosi dal business della carta: non tanto per mancanza di successo, quanto per noia e desiderio di novità.

Quest’uomo si chiamava Cyrus West Field.

Le sue capacità nel mondo della finanza e dell’imprenditoria si erano sviluppate a New York, principalmente all’interno della cartiera del fratello la quale però, negli anni ’40, era fallita.

Assieme ad un cognato era riuscito a risollevare le proprie sorti finanziarie e quelle familiari, rilevando l’impresa e fondando la nuova Cyrus W.Field & Co.

Saldati i debiti, per svariate motivazioni, cedette la sua quota aziendale ed abbandonò l’azienda nel 1853.

Una delle ragioni di questo abbandono apparentemente inspiegabile fu sicuramente il fascino esercitato sull’uomo dalle nuove tecnologie della comunicazione di allora.

Nel 1832 infatti Samuel F.B. Morse aveva ideato un nuovo apparecchio chiamato telegrafo il quale permetteva, attraverso un codice specifico, di inviare messaggi a grande distanza. Non tutti però immaginavano ancora quanto grande!

Proprio nel 1853, anno dell’abbandono della fabbrica di carta da parte di West Field, Cyrus e Samuel si conobbero durante un viaggio.

Fu in questa occasione, ed in incontri successivi, che l’ex cartiere di New York ebbe un’idea a dir poco visionaria.

Pensò di collegare le americhe e l’Europa attraverso un chilometrico cavo telegrafico passante per l’oceano Atlantico, cosa che ai più sembrava bizzarra, se non impossibile.

Consultandosi con gli ormai amici Samuel F.B. Morse ed il metereologo ed oceanografo statunitense Matthew Fontaine Maury scoprì invece che, a livello teorico, la sua idea era assolutamente realizzabile.

Cyrus West Field e la New York, Newfoundland & London Telegraph Company

In collaborazione con altri grandi investitori dell’epoca West Field fondò la New York, Newfoundland & London Telegraph Company con la quale iniziò ad accumulare capitale e credibilità per la realizzazione della sua impresa.

Raccolse in tutto l’equivalente di 40 milioni di dollari di oggi.

La cifra sembra considerevole ma, purtroppo, vari errori tecnici ed una dose notevole di sfortuna portarono il signor Field ed i suoi collaboratori a fallire numerosissime volte già dagli inizi del progetto, tanto che per l’impresa vera e propria di installazione del cavo Atlantico fu necessario il supporto economico anche del governo inglese e della regina.

Il primo cavo Atlantico che si cercò di posare era prodotto da un’azienda inglese.

Il primo perché le spedizioni per l’impresa visionaria di Field furono ben 5, realizzate a distanza anche di numerosi anni l’una dall’altra.

Le 5 spedizioni

Il primo tentativo fu effettuato nel 1857. Il cavo di questa spedizione complessivamente aveva una lunghezza di circa 4000 Km, in parte trasportati dall’Agamennone, la nave messa a disposizione dall’Inghilterra, ed in parte trasportati dalla Niagara, la nave americana.

Le condizioni meteorologiche interruppero questo cablaggio quasi subito, spezzando il cavo al 7°giorno di navigazione.

La spedizione, in condizioni tecniche simili fu ripetuta nuovamente all’inizio del 1858 e nell’Agosto dello stesso anno.

Fu la terza spedizione a riuscire, ma solo apparentemente.

La sfortuna perseguitava evidentemente l’imprenditore Newyorchese, anche aiutata da una certa suscettibilità delle materie prime con le quali erano costruiti al tempo i cavi telegrafici.

Pochi mesi dopo il cablaggio, il cavo apparentemente funzionante posato al terzo tentativo smise di funzionare, interrompendo nuovamente le comunicazioni fra gli Stati Uniti e l’Inghilterra.

Un uomo qualsiasi avrebbe abbandonato il progetto, soprattutto per la ormai totale mancanza di finanziatori.

In 8 anni però Field riuscì nuovamente a mettere insieme i capitali necessari a nuove spedizioni, le quali avvennero rispettivamente nel 1865 e nel 1866.

Fece realizzare un cavo ingegneristicamente avanzato, molto più pesante rispetto a quelli delle missioni originarie e costituito da materiali differenti.

Pesava 1,5 tonnellate per miglio, con uno spessore di 25 mm di diametro.

Anche queste precauzioni non bastarono a evitare una seconda spedizione, quella del 1866, che finalmente portò il progetto di Cyrus West Field al successo.

L’imprenditore, dopo anni di insuccessi e certamente una dose consistente di disapprovazione da sopportare, divenne un mito del nuovo e del vecchio continente, ricevendo numerosi riconoscimenti dal governo degli Stati Uniti ed inglese.

Furono la pazienza inesauribile ed una grande fiducia nel proprio progetto che portarono questo imprenditore dell’epoca a realizzare un’impresa unica nel suo genere.

E’ una storia che parla non solo di progettualità, ma di visione. 

Ci ricorda che spesso il successo non dipende solo ed esclusivamente dalla fortuna e dalla disponibilità finanziaria ma anche dalla capacità di saper attendere il momento opportuno per realizzare un sogno.