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Voucher digitalizzazione: le risposte alle domande più frequenti.

voucher digitalizzazione - la risposta alle domande più frequenti

Quello della digitalizzazione aziendale e dei processi produttivi è diventato negli ultimi anni un tema caldo per tutte le imprese attente alla competitività. I voucher digitalizzazione sono misure agevolate, per le micro imprese e PMI, pensate a livello statale per aiutare queste aziende nel processo di sviluppo e transizione.

Nonostante la disciplina attuativa delle misure sia stata adottata nel lontano 2014, con il decreto interministeriale 23 settembre, spesso sorgono in molti imprenditori ancora dubbi sulla natura di questi voucher ed il loro utilizzo.

Ecco le risposte alle domande più frequenti.

Voucher digitale: cos’è

Questo tipo di bonus è semplicemente un aiuto economico alle imprese di piccolissime dimensioni, piccole o medie, che desiderano rinnovare il proprio assetto tecnologico.

I voucher digitalizzazione sono quindi buoni in denaro, fino a 10000 euro.

Ogni impresa può beneficiare di un solo voucher, nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili per i miglioramenti tecnologici, anche se spesso accade che le domande di voucher sono maggiori dei fondi disponibili perciò la percentuale di spese ricoperte dagli aiuti è minore.

Una nota importante: il voucher non finanzia spese preventivate ma spese già effettuate.

Come viene erogato il bonus digitalizzazione e a chi?

Il bonus digitalizzazione viene erogato  attraverso un accredito sul conto corrente aziendale ma solo dopo un iter abbastanza complesso e la presentazione non solo della domanda di richiesta del voucher iniziale, ma anche della domanda di erogazione (differenti fra loro) ed altri documenti molto precisi e specifici.

Richiesta iniziale: come richiedere il voucher digitalizzazione

Ogni anno le domande per l’accesso al voucher possono essere presentate esclusivamente attraverso l’apposita procedura informatica, accendendo alla sezione “Accoglienza Istanze” e cliccando sulla misura “Voucher per la digitalizzazione”. Il tutto nel sito https://agevolazionidgiai.invitalia.it/.

Le scadenze dei differenti voucher sono indicate all’interno della pagina di accoglienza e variano a seconda del periodo.

Le richieste non sono aperte sempre: sul sito del MISE (Ministero dello dello Sviluppo Economico) è possibile monitorare le differenti date dei bandi e scadenze relative.

I tempi di accettazione della domanda sono variabili, ma solitamente si aggirano attorno al mese.

È possibile monitorare lo stato della propria domanda nel portale voucher digitalizzazione Invitalia, dove è stata effettuata la domanda. In tale sezione è possibile conoscere l’esito e l’importo esatto del voucher che verrà erogato se la domanda dovesse essere accettata.

Erogazione: tutti i documenti necessari

All’accettazione della domanda deve essere effettuata una nuova procedura: la presentazione della domanda di erogazione.

Le domande di erogazione del Voucher possono essere presentate esclusivamente attraverso l’apposita procedura informatica, accendendo alla sezione “Accoglienza Istanze” e cliccando sulla misura “Voucher per la digitalizzazione”.

La compilazione online di tale domanda non è sufficiente all’ottenimento del voucher, è necessario soprattutto presentare dei documenti che attestino le avvenute spese per l’efficientamento tecnologico della singola azienda quali:

  • Fatture che comprovino l’acquisto dei beni o servizi legati al processo di modernizzazione tecnologica. Le fatture devono riportare la  dicitura: “Spesa di euro … per ottenere il voucher di digitalizzazione cui al D.M. 23 settembre 2014”.
  • Estratto del conto corrente da cui figura il pagamento dei prodotti o servizi.  Da ciò si deduce che i fornitori debbano essere pagati esclusivamente con bonifico bancario. Non sono quindi accettate spese effettuate con carte di credito, bancomat e naturalmente contanti. Nella causale del bonifico deve essere presente la dicitura “Bene o servizio acquistato ai sensi del Decreto MISE 23/09/2014”.
  • Liberatorie emesse dal venditore dei beni/servizi, redatte secondo l’allegato 4 del Decreto Ditt. 24/10/2017;
  • Resoconto relativo alla realizzazione delle opere di ammodernamento, redatto secondo l’allegato 5 del Decreto Ditt. 24/10/2017.

Solo dopo la presentazione della documentazione completa il voucher viene erogato direttamente sul conto corrente aziendale. Viene anche inviata una PEC di avviso dell’avvenuto versamento del bonus.

Come utilizzare i voucher digitalizzazione

Come riferisce in maniera esauriente il sito del MISE:

“Il voucher è utilizzabile per l’acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici che consentano di:

  • migliorare l’efficienza aziendale;
  • modernizzare l’organizzazione del lavoro, mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro;
  • sviluppare soluzioni di e-commerce;
  • fruire della connettività a banda larga e ultralarga o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare;
  • realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo ICT.

Gli acquisti devono essere effettuati successivamente alla pubblicazione sul sito web del Ministero del provvedimento cumulativo di prenotazione del Voucher adottato su base regionale.”

È quindi evidente che gli acquisti, le spese e le domande debbano essere effettuati sempre con un certo tempismo dall’azienda che desidera richiedere il voucher digitalizzazione che le spetta.

I voucher sono tassabili?

Sul buono digitalizzazione non si pagano assolutamente tasse. Il credito ottenuto attraverso il voucher è un’erogazione statale a fondo perduto perciò non deve essere inoltre restituita in alcun modo.

Tutto ciò perché il voucher non viene conteggiato nella costituzione del reddito ai fini IRES (Imposta sul reddito delle Società) né IRAP (Imposta sul Reddito delle Attività Produttive).