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Fusione inversa: come funziona e quali tipologie ne esistono.

By 6 Agosto 2019 Gennaio 14th, 2020 No Comments
fusione inversa - fusione aziendale - studio associato finetti - blu

Cos’è la fusione? Economicamente parlando, la fusione d’azienda “è un procedimento mediante il quale una o più società realizzano un unico e nuovo organismo sociale” (Airaghi M. G.).

In tale definizione di fusione sono incluse tutte le tipologie esistenti di questi processo di concentrazione di imprese.

Possono essere suddivise in 3 categorie principali: la fusione per incorporazione,  la fusione inversa e la fusione per unione.

La fusione per unione permette di costituire una società totalmente nuova, ma è la meno utilizzata nella pratica, a causa dei grandi aggravi fiscali.

Le forme più diffuse ad oggi sono invece l’incorporazione e la fusione inversa, la quale sta generando molte conversazioni e discussioni, soprattutto a livello internazionale, a causa di alcuni scandali avvenuti principalmente negli Stati Uniti.

Cosa significa fusione per incorporazione?

Nella pratica, questa forma di unione fra aziende è la più attuata nel nostro paese, per i vantaggi fiscali che la caratterizzano e per la possibilità di sfruttare le posizioni di mercato già conquistate.

Per comprendere bene il funzionamento della fusione di società per incorporazione, ipotizziamo l’esistenza di un’impresa X e di un’impresa Y.

Nella fusione per incorporazione X, l’ “incorporante”, assorbe globalmente Y, definita “incorporata”.

Tutte le obbligazioni e diritti vengono assunti dalla prima e la seconda si estingue.

Questo processo può avvenire in due modi: in modo omogeneo o in modo eterogeneo.

Si parla di fusione omogenea quando X ed Y sono della stessa tipologia, eterogenea quando sono di forma differente.

Fusione inversa: come funziona

In realtà la fusione inversa è una forma particolare di incorporazione e potrebbe essere quasi considerata un sottoinsieme di questa tipologia.

Ha però delle peculiarità molto interessanti, che l’hanno resa nota e sfruttata moltissimo a livello internazionale, ad esempio nelle fusioni aziendali fra imprese statunitensi ed orientali.

Recuperando la distinzione in azienda X ed azienda Y, nella fusione inversa per incorporazione è Y che incorpora X, senza però assumersi alcuna obbligazione o diritto dell’incorporata.

Y Si impegna comunque ad aumentare il proprio capitale, così da assegnare poi a X le azioni derivanti.

Y quindi è comunque controllata da X che appunto assume il nominativo di controllante-incorporata.

A sua volta, la fusione per incorporazione inversa può essere assumere altre due forme:

  • fusione inversa con concambio
  • fusione inversa senza concambio

Ma cosa si intende ?

Avanzo e disavanzo

Come riferito, la forma inversa è comunque una tipologia di incorporazione, perciò dal punto di vista della partecipazione ha caratteristiche simili.

Nella fusione societaria per incorporazione l’incorporante X deve necessariamente annullare la sua partecipazione all’incorporata Y, sostituendola con i beni, i debiti ed i diritti di quest’ultima.

Il patrimonio netto di Y ( attività – passività) di solito è diverso dalla partecipazione di X originaria. Dato che la partecipazione di X a Y ha di solito un costo, con la fusione questo si annulla, generando un avanzo o un disavanzo.

Si parla così di concambio, cioè la quantità di azioni o quote (in caso di srl) che l’incorporante deve o non deve ai soci dell’incorporata o comunque alle partecipanti alla fusione, in cambio delle vecchie azioni possedute (Treccani: dizionario di economia e finanza).

In sede di fusione inversa, date le sue peculiarità, si possono generare due situazioni legate a questi concetti:

  • Avanzi o disavanzi da concambio: derivati dalla contrapposizione tra l’aumento di capitale sociale di Y ed il patrimonio netto dell’incorporata X.
  • Avanzi o disavanzi da annullamento di “azioni proprie”: acquisite da Y, ma appartenenti precedentemente a X.

In Italia, dati anche alcuni scandali relativi ad attività poco chiare negli Stati Uniti come quella di China Green Agricolture e Sino Clean Energy Inc. , queste due situazioni sono state regolamentate dall’Agenzia delle Entrate con la  Risoluzione n. 46/E del 24 febbraio 2009 e con la Risoluzione n. 111/E del 27 aprile 2009 .

Da allora  il “Disavanzo/Avanzo di fusione” derivante dalla “fusione inversa” deve corrispondere al “Disavanzo/Avanzo” derivante dalla “fusione diretta”.

In conclusione quindi, in Italia è possibile attuare due forme di fusione inversa:

  • con annullamento di “azioni proprie”.
  • con l’assegnazione di “azioni proprie” ai soci della società controllata-incorporante (X).

Fonti ed approfondimenti: